La ceramica coreana tra serenità e dinamismo

La ceramica coreana, fra serenità e dinamismo

In coreano, Bupgochangsin, si riferisce ad una espressione coniata dal filosofo Park Ji-won che significa saper fare cambiamenti basati sul passato e creare nuove cose senza però dimenticarsi delle proprie radici.

La Korea Craft & Design Foundation ha scelto di offrire quest’anno al pubblico della Triennale di Milano, in concomitanza con la Design week 2017 legata al Salone del Mobile, una mostra di 16 maestri ceramisti coreani che, con i loro splendidi manufatti, fondati sui diversi stili classici elaborati in modo attuale, trasmettano questo concetto, fondamentale nella loro cultura.
Lo spazio ideale che contiene il movimento nella tranquillità appartiene infatti pienamente all’estetica coreana, abbracciando sia qualità esteriori che interiori.

E lo dimostrano le magnifiche opere esposte, soprattutto vasi, realizzati con processi ceramici tradizionali.
Innanzitutto i  raffinati cheongja (celadon) dagli smalti verde giada di Kim Seyong. I celadon sono l’espressione artistica in ceramica più antica della Corea del Sud e questi manufatti servivano originariamente per contenere i primi cosmetici.

Ceramica Coreana

Abbiamo ammirato anche i buncheong di Choi Sungjaie con il gres grigio che sfugge con gesto spontaneo all’ingobbio bianco. Mentre il vasellame onggi, destinato alla quotidianità, nella sua solida tonalità marrone contrasta con l’assoluta purezza ed essenzialità formale dei contenitori in porcellana Bianco su bianco di Kim Youndong.
Il colore bianco, con tutto il suo profondo significato di pienezza nell’assenza, si perfeziona nelle forme sferiche dei Vasi di luna di Seo Kwangsu, e qui la materia tende alla bellezza assoluta.
La ceramica di luna è una lavorazione che risale al tardo 17° secolo e prosegue lungo tutto il 18°, il nome deriva dalla forme molto tonde e dal colore bianco assoluto che ricordano la luna piena.

A questo tipo di lavorazione sembra essersi ispirata 3CE nel packaging della sua White Milk Line, una linea ricca di proteine del latte, argilla bianca per rimuovere le impurità e miele, grano e avocado per idratare. La linea è composta da una sleeping mask, una  strepitosa clay foam – balsamo detergente all’argilla, un crema e un cuschion. E’ proprio il cuschion che  nelle sue forme tonde e bianche richiama molto la moon ceramics.

MilkWhite 3CE Ceramica Coreana
Altra  nota nel panorama dei packaging total white ispirati alla luna è la whitening capsule line di Accoje, una linea con estratti di fiore di loto e di una albero tipico della Corea e di Taiwan (Neolitsea aciculata – Blume) dalle proprietà sbiancanti. Molto bene accolta dalle recensioni al suo lancio del novembre scorso, la whitening capsule cream ha una composizione di micro morbide capsule che si sciolgono a contatto con la pelle per illuminarla e tonificarla. La confezione ha il particolare coperchio a nuvoletta che contraddistingue il brand Accoje – cosmetici rigorosamente prodotti a Jeju Island.
Il  bianco essenziale ed il tatto cremoso è anche la cifra stilistica del packaging di E Nature per la sua Birch Juice Line che comprende idratanti, cleaser, sleeping mask e una stupenda mist il tutto a base di linfa di betulla.

ENature Accoje Ceramica Coreana
Una tradizione, quella dell’arte ceramica, che in Corea risale al paleolitico. Una filosofia di ricerca della serenità nel dinamismo capace di tramandarsi in indiscussi maestri, i cui lavori sono presenti in collezioni e musei internazionali.  La stessa filosofia culturale e artistica permea la produzione dei cosmetici coreani  che trovano il loro punto di forza nella tecnologia, l’innovazione, gli ingredienti naturali ed il design.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Ilaria

Sono una professionista digitale dal cuore analogico. La passione per la cosmesi coreana mi ha spinta a diventare imprenditrice, blogger, vlogger e chi più ne ha più ne metta...dove mi porterà alla fine non ne ho ancora idea!

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